Situazione in Burkina Faso

30 ottobre 2014

A pochi giorni dal ventisettesimo anniversario dell’omicidio di Thomas Sankara, il Burkina Faso sta vivendo momenti cruciali e drammatici. La popolazione si è riversata nelle strade, protestando contro il progetto di riforma costituzionale che consentirebbe al presidente Blaise Compaoré di restare al potere, di candidarsi ancora una volta  alle elezioni che si svolgeranno nel 2015 e di prolungare un mandato che dura da 27 anni.

Questa mattina alcuni manifestanti hanno dato fuoco al Parlamento nazionale, all’edificio del Comune e al quartier generale del partito al governo, il Congrès pour la Démocratie et le Progrès (CDP). Purtroppo ci sono state delle vittime e la tensione è molto alta, la situazione è in continuo cambiamento e non nascondiamo di essere in apprensione per i nostri amici burkinabé, per i bambini che sosteniamo e che fanno parte ormai delle nostre vite, per tutte le persone che abbiamo incontrato in questi anni di cammino condiviso. Abbiamo contattato subito i nostri referenti e fortunatamente stanno bene, continuiamo a restare in contatto con loro. Vi daremo aggiornamenti non appena li avremo.

Stando a quanto riportato da diversi media internazionali il Governo e il Parlamento del Burkina Faso sono stati sciolti. L’agenzia Reuters riporta che il capo dell’esercito del paese ha detto che sarà istituito un governo di transizione che rimarrà in carica un anno.

La sorella di Sankara, Odile, ha rilasciato una dichiarazione al RadioGiornale della RSI, dalla capitale Ouagadougou: “Mio fratello non è morto invano. Il suo messaggio ha dato la forza al popolo di volere il cambiamento. La gente ha dimostrato di essere capace di prendere in mano il proprio destino, forse è presto per parlare di una rivoluzione, ma è sicuramente la fine di un’epoca. Stiamo riconquistando la libertà”.

Compaoré ha preso il potere con un golpe 27 anni fa, dopo aver ucciso il capo di Stato Sankara che aveva, tra l’altro, cambiato il nome dell’allora Alto Volta in Burkina Faso, il Paese degli uomini integri.

Confidiamo che il Burkina Faso torni davvero e presto a essere quello che il suo nome significa, senza pagare un prezzo troppo alto per la libertà, com’è accaduto in questi anni e in passato.  Odile Sankara

Odile Sankara

 

 

 

5 Commenti

Serenella
Reply

Un abbraccio a Grazia e Patrizia e a tutti i bimbi di C.A.S.A S.A.R.A. e un augurio al Burkina perchè possa trovare un po’ di PACE!!!!

30 ottobre 2014
David
Reply

L’uomo forte del Burkina Faso è ora il Luogotenente Colonnello Yacouba Zida. Compaoré si dimesso, l’opposizione invita alla calma. Speriamo per il meglio. Consiglio di seguire anche http://www.leFaso.net.
La situazione è ancora in evoluzione. Nella capitale sono segnalati saccheggi. Le frontiere sono chiuse.

31 ottobre 2014
David
Reply

Riaperte le frontiere aeree, la situazione sta lentamente normalizzandosi. Annunciata per il 3/11 la riapertura delle scuole (fonte http://www.leFaso.net)

1 novembre 2014
David
Reply

C’è ancora tensione in piazza: i dimostranti sono stati dispersi dall’esercito; non a tutti piace avere i militari al comando e chiedono una transizione rapida di poteri ai civili. Io ho fiducia che i burkinabè sapranno scegliere il meglio per sé, ma occorre mantenere attenzione.

3 novembre 2014
David
Reply

Da ieri riaperte anche le frontiere terrestri.
Le scuole sono state riaperte.
Non c’è pieno accordo fra il movimento che ha deposto il vecchio presidente e la nuova giunta militare, ma speriamo per il meglio. (fonte: http://www.leFaso.net)

4 novembre 2014

Lascia un commento